mercoledì 4 marzo 2009

Via NEW YORK

L'entrata al Custom negli States al Jfk di New York, è stata una delle piu rapide che ricordi.
Con la nuova procedura "Visa Wave Program" si è obbligati ad inserire i dati di volo, passaporto...e a rispondere al questionario,entro 72 ore dalla partenza del volo.
Senza riempire questo form, non si entra negli States.
Una volta arrivati al Custom peró la procedura è accelerata e prevede solo la presa delle impronte delle dita di entrambe le mani, una foto con la "WebCam 9000" della Logitec 10 megapixell, il passaggio del passaporto elettronico sul lettore.
Nessuna domanda e via. Tempo totale 5 minuti! e si è liberi di entrare nella grande mela.
Subito al train per la conjunction con la metro alla stazione di Jamaica dove si switcha e si prende la linea E del metro per il centro di Manhattan.
Inizia l' impatto vero, 70% di neri, quasi tutti con ipod nelle orecchie, e chi legge libri elettronici e-reader, molto diffusi mi confermano gli amici italiani newyorkesi in serata.
Il Radisson hotel si trova all'incrocio fra la Lexington e la 48St vicino al Rockfeller Center e al Moma.
In serata appuntamento con Sara, con me in barca alle Grenadine a Natale, all'incrocio fra la 3d e la 56 per cenare al DG Clarke, locale classico newyorkese, frequentato da bianchi non perchè i neri non possono entrare ma perchè ci sono ancora i ritrovi della upper class newyorkese.
Bella atmosfera, tutti molto cordiali, si mangia bene.Tovaglie a quadretti rose e bianche,strapieno.

L'Impatto



Crisi

Da Abercrombie&Fitch c'è la ressa e la smania di comperare viene superata solo da Banana Republic che ha una coda di 300 persone alle 7 di sera fuori dal negozio per una promozione valida solo il 28 marzo.


Per adesso a Manhattan circolano queste utilitarie.


La temperatura a fine Febbraio : central park ghiacciato

Questo ce lo siamo perso

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